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Si deve a Cristina Zuccari e all’incontro con Adelina Von Fürstenberg, presidente di Art for the World (una Ong che promuove il dialogo fra i popoli attraverso l' arte), l’idea di una rassegna d’Arte contemporanea sul Lago Maggiore.
La rassegna si è inserita nell'ambito delle numerose iniziative che i principi Borromeo hanno attivato nelle loro proprietà, e che per la prima volta in questa occasione ha accostato il fascino dei giardini storici all'arte contemporanea. Così è rinato il mecenatismo che nel corso dei secoli ha cambiato il volto del lago Maggiore.
La prima edizione nel 2005.
Il ciclo di esposizioni è stato inaugurato nel 2005 dal Maestro Iannis Kounellis, che si è imposto dagli anni Sessanta come figura essenziale nel rinnovamento del linguaggio artistico operato attraverso tecniche e strategie "povere". Il primo luogo scelto per questa operazione è stata l'Isola Madre, in cui la famiglia Borromeo ha formato nel corso dei secoli una vera "wunderkammer" botanica.
La visita del Maestro Kounellis all'Isola è stata coronata da alcune felici intuizioni. E' nata così l'idea di creare all'interno di alcuni luoghi dell'Isola quasi una antologia della sua opera che, richiamandosi i suoi lavori precedenti, sublimati dal contatto con la natura. Troveremo così i riferimenti a Malevich e a Mondrian, a Pollock e Kline. Le opere destinate "…a crear meraviglia…." tra le meraviglie botaniche, sono state collocate in alcuni spazi fra i più suggestivi dell'Isola Madre: il Gazebo e l'Orangerie, già ora luoghi di raccoglimento e di meditazione.
I saloni del Grand Hotel Majestic, affacciati sul lago e sull’Isola Madre, nei primi giorni della mostra hanno ospitato un “Cenacolo” durante il quale critici d’arte e appassionati hanno potuto parlare con il maestro Kounellis.
La rassegna è proseguita l’anno successivo con le installazione di artisti del calibro di Robert Wilson, Liliana Moro e William Kentridge.