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Un leggero velo di malinconia avvolge in questi giorni l'Isola Madre e il lago Maggiore. Ha perso il maestro dell'arte povera che, più di 10 anni fa, aveva saputo cogliere a pieno lo spirito del luogo ed entrarvi quasi in punta di piedi con allestimenti ispirati a questo eden lacustre. Si è spento il 16 febbraio a Roma, sua città d'adozione, Jannis Kounellis ad 81 anni.
Nella primavera-estate 2005 sull'isola borromea aveva firmato 'Santa Fe'. Una mostra nata dal felice incontro tra Cristina Zuccari, titolare del Grand Hotel Majestic, e Adelina Von Furstenberg, presidente di Art for the World. Così i principi Borromeo avevano inserito nell'ambito delle loro iniziative la prima edizione della rassegna 'Arte contemporanea sul Lago Maggiore'. Un incontro magico che ha portato alla realizzazione di quella straordinaria mostra, nella quale, come aveva dichiarato lo stesso Kounellis “Non è importante fare qualcosa di eclatante, ma capire in quale modo si possa inserirsi in un luogo”. Gli allestimenti dell’artista greco avevano dato vita ad una sinfonia perfetta e unica tra la natura dell'isola e un'arte che proveniva dal cuore.
La hall del Grand Hotel Majestic tutt'ora ospita una delle opere realizzate per 'Santa Fe': quelle farfalle su lastre di piombo che nelle intenzioni del maestro volevano richiamare il collezionismo, la passione che ha fatto dell'Isola Madre un parco botanico. La mostra molto aveva fatto parlare di sé, per la caratura dell'artista e per il luogo d'eccezione. Non erano mancate le polemiche in particolare per la presenza di Paco, pappagallo ospite di un'installazione dell'artista italo-greco.
L'incontro con Kounellis è stato il primo di una serie di eventi; sul Lago Maggiore sono arrivati poi Bob Wilson, Liliana Moro, William Kentridge, Velasco Vitali e il maestro Lorin Maazel.
Del resto quest'angolo di Verbano da sempre ha affascinato uomini d'arte e cultura: da Arturo Toscanini a Flaubert. Tutti stregati dalla quiete del lago, dalla ricchezza botanica, da quella sottile malinconia che avevano ispirato anche Jannis Kounellis. Lo ricordiamo con il suo caleidoscopico volo di farfalle, testimoni del suo genio creativo, di passione, energia e della straordinarietà della natura.